
Aleksandra (Saška) Mojsilović è IBM Fellow e Co-Director del programma IBM Science for Social Good. Da 20 anni nel gruppo statunitense, la scienziata in un’intervista ha ricordato quando, arrivata nei laboratori del dipartimento di matematica di IBM, la sua competenza in computer vision fosse sembrata poco interesse per gli sviluppi della ricerca. A chi poteva importare che ai computer si “insegnasse a vedere”? Il tempo le ha dato ragione e oggi la computer vision è uno degli ambiti promettenti dell’intelligenza artificiale. Saška Mojsilović ha esordito affermando come il Covid-19 possa diventare “un’opportunità per pensare in maniera differente e usare i dati e l’intelligenza artificiale per fare qualcosa di veramente utile al mondo”. All’incirca 6 anni fa, in qualità di membro del Data Science team di IBM Research, si trovò alle prese con un’altra epidemia. “Era l’agosto del 2014 – ha raccontato – quando l’ebola emerse nella parte ovest dell’Africa e pensammo che quella fosse una grande occasione per mettere le nostre competenze al servizio della collettività. Così contattammo colleghi del mondo accademico e di altre organizzazioni e cominciammo a organizzare hackathon e altri momenti informali per raccogliere dati sugli ospedali e i centri di cura che servissero a creare modelli di previsione della malattia”.
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